Pavlov mon amour


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Ancora immaginate Torino come una città grigia?
Sì, a volte e così, ma altre volte persino novembre riesce a regalare giornate come queste. Il cielo limpido e il sole appena tiepido ti impediscono di restare in casa, ed è ancora bello girare in bicicletta, senza che si inneschi un principio di congelamento. Pavlov mon amour.
Sono giornate in cui le montagne si fanno quinta teatrale per la città. La vista delle montagne innevate in fondo a una via qualunque mi farà impazzire per sempre. La luce netta mette in risalto ogni dettaglio: gli spigoli degli edifici, le loro decorazioni, una ragnatela sul ponte, ogni singola foglia di un ginko esploso come un’immenso fuoco d’artificio ai giardini Cavour.

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4 replies to “Pavlov mon amour

  1. sempre più belle le tue foto 🙂
    (…tra l’altro sono pessima: non mi sono mai più fatta sentire ma è stato un “periodaccio” -non brutto ma fullissimo- organizziamo presto?)

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